Bologna 14 Giugno 2010, Facoltà di Giurisprudenza Complesso Aule di Via Belmeloro (evento formativo accreditato dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Bologna nella adunanza del 03/05/2010 rif. Prot. N. 2726/mp/2010).
La privazione della libertà ante judicatum è un problema da sempre avvertito nei modelli culturali europei, anche se l’indagine volta a reperire basi comuni sulle quali innestare le ‘condizioni minime transnazionali’ rappresenta un’esigenza piuttosto recente ed ancora in evoluzione.
Nella prospettiva di realizzazione di uno ‘spazio comune’ di giustizia processuale penale ‘europea’, è stata avviata, in forma crescente dal 2007, una specifica riflessione sul crescente grado d’integrazione tra gli ordinamenti implicata dalla dimensione europea e dalla dimensione globale. Tanto più importante diviene proseguire quella riflessione, per stimolare tutti i magistrati a sentirsi pienamente giudici dell’Unione europea e ad operare come attivi co-protagonisti della costruzione di un nuovo ordinamento, fondato sulla Carta dei diritti fondamentali, e per sollecitare i giudici di legittimità a interpretare con maggiore consapevolezza il dialogo tra le Corti.