Sostanze Stupefacenti, Ordinanza di rimessione alle Sezioni Unite della Suprema Corte del 17/10/2019
Applicabilità della circostanza attenuante di cui all’art. 62 n. 4 c.p. all’autonoma fattispecie di cui all’art. 73, comma 5, DPR 309/90
Prova. Cass., sez. Un. 30/09/2019 – 10/10/2019 n. 41736 Rel. Beltrani
La Suprema Corte nella massima seduta plenaria enuncia i seguenti principi di diritto:
“il principio d’immutabilità del giudice, previsto dall’art. 525 c.p.p., comma 2, prima parte, impone che il giudice che provvede alla deliberazione della sentenza sia non solo lo stesso giudice davanti al quale la prova è assunta, ma anche quello che ha disposto l’ammissione della prova, fermo restando che i provvedimenti sull’ammissione della prova emessi dal giudice diversamente composto devono intendersi confermati, se non espressamente modificati o revocati”;”l’avvenuto mutamento della composizione del giudice attribuisce alle parti il diritto di chiedere, ai sensi degli artt. 468 e 493 c.p.p., sia prove nuove sia la rinnovazione di quelle assunte dal giudice diversamente composto, in quest’ultimo caso indicando specificamente le ragioni che impongano tale rinnovazione, ferma restando la valutazione del giudice, ai sensi degli artt. 190 e 495 c.p.p., anche sulla non manifesta superfluità della rinnovazione stessa”;”il consenso delle parti alla lettura ex art. 511 c.p.p., comma 2, degli atti assunti dal collegio in diversa composizione, a seguito della rinnovazione del dibattimento, non è necessario con riguardo agli esami testimoniali la cui ripetizione non abbia avuto luogo perché non chiesta, non ammessa o non più possibile”.
Processo penale, Corte Costituzionale 15/07/2019 -03/10/2019 n. 219
L’ordinamento positivo non contempla alcuna ipotesi di inutilizzabilità derivata sulla falsariga di quanto è previsto invece, nel campo delle nullità, dall’art. 185, comma 1, cod. proc. pen., a norma del quale «[l]a nullità di un atto rende invalidi gli atti consecutivi che dipendono da quello dichiarato nullo».
Misure alternative alla detenzione Cass., sez. I, 12/09/19 – 04/10/2019, n. 40843
La revoca del beneficio dell’affidamento in prova al servizio sociale, con effetto retroattivo, può essere disposta solo allorquando il comportamento del condannato riveli l’inesistente adesione al processo rieducativo.
Cass., sez. II, 10 – 24/09/2019, n. 39138 Processo penale
Rilevabilità del vizio di motivazione nel giudizio di Cassazione. Condizioni
Cass., sez. VI, 11/06/2019, n. 25771, Misure di Prevenzione
Annullato il Decreto della Corte di Appello di Milano per mancanza di motivazione in ordine all’applicazione delle prescrizioni della sorveglianza speciale.
Cass., Sez. Un. 30/05/2019 – 24/09/2019, n. 38954 Particolare Tenuità del fatto
“Il provvedimento di archiviazione per particolare tenuità del fatto ex art. 131-bis c.p. deve essere iscritto nel casellario giudiziale, fermo restando che non ne deve essere fatta menzione nei certificati rilasciati a richiesta dell’interessato, del datore di lavoro e della pubblica amministrazione”.
Cass., sez. VI, 04/07/2019 – 24/09/2019, n. 39114 Misure Cautelari personali
Inapplicabilità della misura della custodia cautelare in carcere per il delitto di evasione ai sensi dell’art. 275 comma 2 bis c.p.p.
Ordinanza di rimessione alle Sezioni Unite droghe leggere. Cassazione, sez. IV, 10-19/09/2019 n. 38635 Sostanze Stupefacenti
Aggravante art. 80 DPR 309/90 ingente quantità. Alle SS.UU. la questione di diritto: “Se, con riferimento alle cd. “droghe leggere”, la modifica del sistema tabellare realizzata per effetto del D.L. 20 marzo 2014, n. 36 convertito con modificazioni nella L. 16 maggio 2014, n. 79, imponga una nuova verifica in ordine alla sussistenza dei presupposti per l’applicazione della circostanza aggravante della ingente quantità, in considerazione dell’accresciuto tasso di modulazione normativa, oppure mantengano validità, per effetto della espressa reintroduzione della nozione di quantità massima detenibile, ai sensi dell’art. 75 D.P.R. n. 309 del 1990, art. 75, comma 1 bis , e ss.mm.ii., i criteri basati sul rapporto tra quantità di principio attivo e valore massimo tabellarmente detenibile di cui alla sentenza delle SS.UU. n. 36258 del 24 maggio 2012, Biondi, Rv. 253150″.
Cassazione, sez. IV, 04/06/19 – 19/09/2019, n. 38692 Misure di prevenzione
Giudizio di pericolosità generica fondato su di una interpretazione restrittiva di fatti sintomatici collegati ad elementi certi significativi di una effettiva tendenza a delinquere. La Suprema Corte richiama diffusamente il recente arresto della Corte Costituzionale 27/02/2019 n. 24