Le Linee Guide predisposte dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Tivoli (a firma del Procuratore della Repubblica dott. Francesco Menditto) in merito alla applicazione della Legge 19 luglio 2019, n. 69 recante ‘Modifiche al codice penale, al codice di procedura penale e altre disposizioni in materia di tutela delle vittime di violenza domestica e di genere’ (cd. codice rosso).
Legge n. 69/2019 in materia di tutele delle vittime di violenza domestica e di genere (c.d. codice rosso)
Guida in stato di ebrezza. Cass., sez. IV, 17/10/2019 – 30/10/2019 n. 44171
La causa di non punibilità della particolare tenuità del fatto di cui all’art. 131-bis c.p., in quanto configurabile ad ogni fattispecie criminosa, è configurabile anche in relazione al reato di guida in stato di ebbrezza, non essendo, in astratto, incompatibile, con il giudizio di particolare tenuità, la presenza di soglie di punibilità all’interno della fattispecie tipica, rapportate ai valori di tassi alcolemici accertati, anche nel caso in cui, al di sotto della soglia di rilevanza penale, vi è una fattispecie che integra un illecito amministrativo.
Ordinamento Penitenziario, Illegittimità art. 4 bis, permessi premio Corte Costituzionale 22/10/2019
Ergastolo ostativo. In tema di accesso al beneficio penitenziario del permesso premio per il condannato all’ergastolo che non abbia collaborato con la giustizia, la Corte Costituzionale ha dichiarato illegittimo l’art. 4 bis O.P.
Misure Cautelari, Cass., sez. V, 23/10/2019 n. 43406, Rel. Riccardi
Rimessa alla Sezioni Unite la questione se “il soggetto sottoposto a misura privativa o limitativa della libertà personale, che intenda esercitare il diritto di comparire personalmente all’udienza camerale ai sensi dell’art. 309 c.p.p., comma 8-bis, deve formularne istanza, personalmente o a mezzo del difensore, nella richiesta di riesame, oppure possa presentare la richiesta anche non contestualmente alla proposizione dell’impugnazione cautelare, ma comunque in tempo utile per consentire di organizzare la tempestiva traduzione, ai fini del regolare svolgimento del procedimento di cui all’art. 309 c.p.p.”
Reati fiscali, Cass., sez. III, 05/06/2019 – 6/10/2019 n. 42522
Omesso versamento IVA per pagare dipendenti e fornitori. Imputato assolto
Sostanze Stupefacenti, Ordinanza di rimessione alle Sezioni Unite della Suprema Corte del 17/10/2019
Applicabilità della circostanza attenuante di cui all’art. 62 n. 4 c.p. all’autonoma fattispecie di cui all’art. 73, comma 5, DPR 309/90
Astensione udienze ed attività giudiziarie 25 ottobre 2019
L’Organismo Congressuale Forense con delibera 02/10/2019 ha indetto l’astensione dalle udienze e da tutte le attività giudiziarie in ogni settore della Giurisdizione per il giorno 25 ottobre 2019 per protestare contro la disposizione che inibisce il decorso del termine di prescrizione dei reati dopo la pronuncia della sentenza di primo grado.
Astensione udienze penali dal 21 al 25 ottobre 2019
L’Unione delle Camere Penali Italiane con delibera in data 30/09/2019 ha proclamato l’astensione dalle udienze e da ogni altra attività giudiziaria nei giorni 21, 22, 23, 24, 25 ottobre 2019, denunciando come la riforma della disciplina della prescrizione “rappresenti una delle pagine più sciagurate della deriva populista e giustizialista del nostro Paese”.
Prova. Cass., sez. Un. 30/09/2019 – 10/10/2019 n. 41736 Rel. Beltrani
La Suprema Corte nella massima seduta plenaria enuncia i seguenti principi di diritto:
“il principio d’immutabilità del giudice, previsto dall’art. 525 c.p.p., comma 2, prima parte, impone che il giudice che provvede alla deliberazione della sentenza sia non solo lo stesso giudice davanti al quale la prova è assunta, ma anche quello che ha disposto l’ammissione della prova, fermo restando che i provvedimenti sull’ammissione della prova emessi dal giudice diversamente composto devono intendersi confermati, se non espressamente modificati o revocati”;”l’avvenuto mutamento della composizione del giudice attribuisce alle parti il diritto di chiedere, ai sensi degli artt. 468 e 493 c.p.p., sia prove nuove sia la rinnovazione di quelle assunte dal giudice diversamente composto, in quest’ultimo caso indicando specificamente le ragioni che impongano tale rinnovazione, ferma restando la valutazione del giudice, ai sensi degli artt. 190 e 495 c.p.p., anche sulla non manifesta superfluità della rinnovazione stessa”;”il consenso delle parti alla lettura ex art. 511 c.p.p., comma 2, degli atti assunti dal collegio in diversa composizione, a seguito della rinnovazione del dibattimento, non è necessario con riguardo agli esami testimoniali la cui ripetizione non abbia avuto luogo perché non chiesta, non ammessa o non più possibile”.