Bologna 12 Dicembre 2008, Facoltà di Giurisprudenza Complesso Aule di Via Belmeloro (evento formativo accreditato dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Bologna nella adunanza del 24/11/2008 rif. Prot. N. 6043/mp/2008).
Nel corso del Seminario è stata affrontata la vexata quaestio delle deroghe all’utilizzo di impianti interni alla Procura della Repubblica, ed in particolare la tecnica della c.d. “remotizzazione” dell’ascolto delle conversazioni intercettate.
Quella della inutilizzabilità delle intercettazioni compiute con impianti esterni alla Procura della Repubblica per difetto nell’autorizzazione da parte del P.M. (in violazione dell’art. 268, comma III, c.p.p.) ha costituito una vera e propria odissea giurisprudenziale, culminata con l’arresto a Sezioni Unite 23/09/2008 (imp. Carli).
Sulla questione degli impianti, infatti, venivano sottoposti agli interpreti 6 interventi delle Sezioni Unite (Cass., sez. Un. 21/06/2000, n. 17 Primavera ed altri; Cass., sez. Un. 31/10/2001, n. 42792, Policastro ed altri; Cass., sez. Un. 26/11/2003, n. 919, Gatto; Cass., sez. Un. 29/11/2005, n. 2737/2006, Campennì; Cass., sez. Un. 12/07/2007, n. 30347, A. ed altri; Cass. Sez. Un. 26706/2008, n. 36359, C. ed altri), e addirittura 8 della Corte Costituzionale (C. Cost., n. 443 del 2004, C. Cost., n. 275 del 2004; C. Cost., n. 209 del 2004; C. Cost., 472 del 2002; C. Cost., 135/2002; C. Cost., 259/2001; C. Cost., 304 del 2000).
L’esigenza percepita in ambito esegetico, lungi dal costituire il frutto di un esacerbato fiscalismo teoretico, è parsa dunque sintomatica di un intenso bisogno di chiarezza in subiecta materia, con evidente disagio degli operatori del diritto.
Durante la sessione dei lavori, si è registrato l’intervento del Vice Presidente della Camera dei Deputati, l’On. Antonio Leone, teso ad esplicare il DDL in tema di intercettazioni telefoniche e ambientali e di pubblicità degli atti di indagine, al tempo, in discussione presso la commissione Giustizia della Camera dei Deputati (C. 406 Contento – C. 1415 Governo – C. 1510 Tenaglia XVI Legislatura in materia di esecuzione delle intercettazioni in attuazione delle previsioni di cui ai commi 82 e 83 dell’art. 2 della legge finanziaria 2008 con particolare riferimento agli istituendi “centri di intercettazione telefonica” delle operazioni di registrazione, alla ridisegnata competenza del Tribunale collegiale provinciale in ordine all’autorizzazione delle intercettazioni.
Vieppiù, nel corso del seminario, si è avuto modo di apprezzare l’intervento conclusivo dell’Ing. Roberto Raffaeli, Amministratore unico della società RCS spa, specializzata nelle tecniche di intercettazioni telefoniche ed ambientali. Al centro della trattazione, la soluzione adottata dalla RCS attraverso il sistema di remotizzazione dell’ascolto denominato MITO, attraverso la tecnica di trasferimento dei dati dal server della Procura alle sedi remote, in conformità alla disciplina legislativa vigente.